Si tiene quest'oggi, presso la sede milanese dell'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, la "Prima conferenza italiana sulla Cannabis come possibile farmaco". L'argomento, di importanza fondamentale, tocca tutta la rete di prescrizione e preparazione di cannabis terapeutica tra medici, ospedali e farmacie. Ciò che emerge dai pensieri dei primi relatori è la sensazione di incertezza nella quale ancora navigano gli specialisti quando prescrivono marijuana a scopo terapeutico.
Enrico Davoli, tossicologo ambientale, a capo del Laboratorio di spettrometria di massa dell'Istituto, precisa che la sostanza che "oggi i medici possono prescrivere sotto la loro responsabilità è ancora in un limbo poco chiaro".
Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, pone l'accento sulla scarsità di studi clinici controllati e indicazioni specifiche "per fare in modo che i pazienti abbiano a disposizione qualcosa che conosciamo bene sul fronte benefici e rischi. Va seguito quello che è l'iter normale di ogni farmaco, che passa da studi sperimentali ben strutturati".
In sostanza i due esperti si augurano un incremento dell'impegno dedicato alla ricerca scientifica sulla cannabis, così da chiarire con esattezza posologie, possibili interazioni con altri farmaci, e rapporti costi/benefici. Gli studi presenti al momento sarebbero esigui e poco attendibili: "Oggi si parla di molte indicazioni - spiega Garattini - ma non si hanno quelle documentazioni e dimostrazioni che vengono prodotte nel normale iter di ogni farmaco. E accanto ai principi attivi che conosciamo ci sono tantissimi altri tipi di sostanze sulla cui efficacia non sappiamo nulla. E' un po' il problema principale dei prodotti che ora girano anche nelle farmacie. Si dovrebbero estrarre solo principi attivi per evitare di somministrare altro e fare studi clinici controllati. [...] Al momento a Messina il Centro neurolesi Bonino Pulejo è il primo Irccs italiano con uno studio clinico controllato autorizzato da Aifa sull'unico farmaco a base di Thc e Cbd oggi disponibile, con indicazione per la spasticità nella sclerosi multipla. C'è dunque bisogno di investimenti, di qualcuno che supporti le ricerche, che dia strumenti per poter fare chiarezza. Se ci sono dei fondi metteteli negli studi controllati. Date modo alla scienza di indagare".
Qui trovate il link per ripercorrere i vari interventi avvenuti in sala durante la mattinata, con alcune utili slide
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