L’accesso ai prodotti a base di cannabis e cannabinoidi sta aumentando in tutto il mondo, sia a scopo ricreativo che terapeutico. I due principali fitocannabinoidi della pianta di cannabis, il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), sono entrambi psicoattivi, ma solo il THC è considerato intossicante.

C’è molto interesse per le potenziali proprietà terapeutiche di questi cannabinoidi e del CBD in particolare. Molte ricerche suggeriscono che il CBD possa migliorare gli effetti avversi del THC, ma questo potrebbe essere un meccanismo dipendente dalla dose, considerato che altre evidenze indicano un possibile effetto di potenziamento del THC a dosi scarse di CBD.

 

 

Questo studio, randomizzato e controllato con un placebo, è stato condotto per esaminare gli effetti acuti di questi composti, da soli e insieme, quando somministrati per vaporizzazione a utilizzatori abituali e non di cannabis. Mentre molti trial e ricerche vengono effettuate con estratti e preparazioni edibili consumati per via orale, in questo caso Nadia Solowij con la propria equipe ha focalizzato l’attenzione sull’uso per inalazione.

I partecipanti (n=36, di cui 31 uomini), a distanza di una settimana tra una prova e l’altra, hanno testato diversi contrasti pianificati tra sostanze: placebo contro CBD da solo (400mg); THC da solo contro THC combinato con basse (4mg) e alte (500mg) dosi di CBD. Gli outcome primari della ricerca erano le misure di intossicazione oggettive (il punteggio assegnato dall’osservatore cieco) e soggettive (autovalutazione), prendendo comunque in esame altri indici per l’intossicazione.

 

 

Il CBD ha mostrato alcune proprietà intossicanti relativamente al placebo. Basse dosi di CBD tendono a incrementare gli effetti intossicanti del THC (specialmente negli utilizzatori non abituali e coerentemente tra analisi oggettiva e soggettiva), viceversa per le alte concentrazioni di CBD. Molti di questi effetti hanno mostrato un livello di significatività osservato inferiore allo 0,0001.

Questi risultati sono importanti in termini di proporzioni raccomandate di THC e CBD nella materia vegetale di cannabis, usata sia in medicina che in ambito ricreativo e hanno implicazioni per i novizi o gli utenti meno esperti di cannabis.

 

 

In sostanza lo studio porta due nuovi risultati da considerare: (1) alte dosi di CBD, quando vaporizzate, hanno portato a un’intossicazione caratterizzata da uno stadio dissociativo; (2) basse dosi di CBD possono potenziare gli effetti del THC rispetto al THC da solo (in particolare in utilizzatori non abituali), mentre alte dosi di CBD possono ridurne gli effetti intossicanti.

 

 

European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience
https://doi.org/10.1007/s00406-019-00978-2