Ecco l’abstract di uno studio particolarmente recente (che potrete consultare in lingua originale e nella sua interezza qui), che fa ulteriore chiarezza sul ruolo del sistema endocannabinoide in diverse malattie autoimmuni e di natura reumatologica.

Endocannabinoid system in systemic lupus erythematosus: first evidence for a deranged 2-arachidonoylglycerol metabolism.

Autori: Navarini L, Bisogno T, Mozetic P, Piscitelli F, Margiotta DPE, Basta F, Afeltra A, Maccarrone M.

Il sistema endocannabinoide (eCB) gioca un ruolo chiave in molte condizioni fisiologiche e patologiche e le sue disfunzioni sono state riscontrate in diverse malattie autoimmuni e di natura reumatologica. In ogni caso le sue possibili alterazioni nel lupus eritematoso sistemico (SLE) non sono mai state ricercate.

In questo studio si è cercato di colmare una tale lacuna  tramite l’analisi del plasma e delle cellule della frazione mononucleata del sangue periferico (peripheral blood mononuclear cells, PBMCs) di pazienti affetti da SLE e soggetti sani (healty subjects HS) coincidenti ad essi per età e sesso. Le quantificazioni nei livelli del sistema endocannabinoide con l’HPLC-MS (cromatografia liquida ad alta prestazione-spettrometria di massa) hanno segnalato che i livelli plasmatici di 2-arachidonoilglicerolo (2-AG) erano
significativamente più alti nei pazienti affetti da SLE che nei soggetti sani (p=0.0059) e, tra i pazienti, livelli più alti di 2-AG si associavano a una inferiore attività del morbo. Tra i due gruppi non sono state osservate differenze nella concentrazione di Narachidonoiletanolammide (AEA) o dei suoi congeneri N-palmitoiletanolamide (PEA) e Noleoiletanolamide (OEA). Inoltre, l’analisi dell’espressione genica di enzimi metabolici e bersagli recettoriali di eCB e l’analisi dell’attività funzionale e l’espressione proteica di componenti selezionati del sistema eCB hanno rivelato un metabolismo 2-AG squilibrato nei pazienti affetti da SLE. Infatti, l’espressione e l’attività funzionale dell’enzima biosintetico di 2-AG, DAGL erano selettivamente migliori nelle PBMCs dei pazienti affetti da SLE rispetto ai soggetti sani. In conclusione, i risultati dimostrano, per la prima volta, un’alterazione del sistema endocannabinoide nei pazienti affetti da SLE.

Questo è un primo passo attraverso la comprensione del ruolo del sistema eCB nel SLE, che suggerirebbe DAGL e 2-AG come potenziali biomarcatori della malattia in campioni di sangue facilmente accessibili. Questi dati forniscono un proof of concept per lo sviluppo di una medicina basata sulla cannabis come agente immuno-modulante.

Int J Biochem Cell Biol. 2018 Jun;99:161-168. doi: 10.1016/j.biocel.2018.04.010. Epub 2018 Apr 12